brevemente ci presentiamo

Sommario

*      Chi siamo

*      Tutti possono ospitare un bambino

*      Indirizzi

*      Progetti correnti

*      Come ospitare un bambino bielorusso

      *      Lo Statuto

 

Chi siamo

Siamo un'associazione di volontariato per l'accoglienza e l'ospitalità, presso famiglie, di bambini bielorussi, aventi problemi di salute, nutrizione e clima. Ne fanno parte: presidente Alessandro Bianchini, il segretario Attilio Ceccarelli i membri:, Sabina Giovannini, Sara Cancarini, Giuliano BrescianiGabana Giancarla.

Il nostro gruppo di volontari, dopo alcuni viaggi all’estero, in Bielorussia ed in Bosnia, ed alcuni anni di esperienza nell’accoglienza di minori, ha deciso di implementare il progetto di ospitalità dei bambini bielorussi provenienti sia da famiglie sia da internati, con altri interventi sul territorio Bielorusso.

Infatti oltre al problema sanitario, il progetto è cambiato anche con lo scopo  sociale, creando quel rapporto di sostegno durante l’intero periodo annuale e non solo limitato al mese di accoglienza. Per questo motivo il nostro Comitato effettuerà raccolta di materiale per l’effettuazione di convogli umanitari.

La nostra associazione non si limita all’ospitalità, abbiamo anche altri progetti che vorremmo sottoporre alla vostra attenzione.

Quando, nel 97, siamo andati per la prima volta in Bielorussia non abbiamo visto un paese “contaminato” ma un paese bisognoso di aiuto.

Come ben sapete, Chernobyl ha solo aggravato una situazione economica già pesante. Difficile in questo momento, almeno per noi, scindere le due realtà, quella puramente sanitaria legata a Chernobyl e quella di miseria e disagio sociale, senza contare che molte volte queste due realtà convivono.Per questo motivo affianchiamo all’ospitalità, progetti, che di volta in volta seguono diverse realtà, che incontriamo nel nostro cammino.

Nella realizzazione dei nostri progetti, tante sono le nostre necessità ed, oltre alla raccolta di generi alimentari, ci occupiamo di:

·                  raccolta di medicinali e di prodotti paramedici

·                  raccolta di abbigliamento selezionato

 

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 Tutti possono ospitare un bambino

Più di 3 milioni di bambini necessitano ora di trattamenti clinici, e le stime prevedono che le conseguenze peggiori avranno il loro picco solo nel 2016. Uno studio dell'ENEA ribadisce che un mese di soggiorno in ambiente salubre fa smaltire dal 40 al 50% del Cesio 137 accumulato in un anno dall'organismo così, nei mesi estivi e nel mese di Dicembre, il comitato “ A braccia aperte” aiuta le famiglie a realizzare l'ospitalità dei minori.

La lingua non è un ostacolo - anche se il russo può sembrare così lontano da noi, vi assicuriamo che i bambini apprendono molto velocemente l'italiano - e non lo sono le diversità culturali: si tratta solo di affrontare in modo aperto e disponibile una esperienza nuova e così coinvolgente.

Avremo la possibilità, attraverso un gesto di solidarietà, di accendere una speranza. In questi anni dopo Chernobyl, tutti gli scienziati e gli studiosi l'hanno confermato: l'unico modo per dare una possibilità a questo paese, è nel salvare i suoi bambini, con una sana alimentazione e un clima diverso. L'esperienza di accoglienza trascorsa, ci ha permesso di constatare come non sono solamente i bambini bielorussi a beneficiare di vantaggi; sono  molte le famiglie italiane ad essere “salvate": dall'indifferenza, dallo scetticismo, dall'egoismo.

Non tutti i bambini possono però essere ospitati in famiglie in quanto sono, a volte, bisognosi di un supporto medico perché convalescenti oppure perché ancora portatori di gravi patologie oncologiche.

 

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Indirizzi

Per informazioni:

Alessandro Bianchini—Bovezzo tel. 030 27 12 947

Giancarla GabanaConcesio 030 27 53 520

Attilio CeccarelliBovezzo 030 27 11 174

Elisa Casari—Sarezzo 030 890 13 19

Indirizzo di posta elettronica

mail to: abracciaaperte@gardasolidale.org

 

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Progetti correnti

Il gruppo “A braccia aperte” si è allargato: ora si sono uniti nuovi amici da Palazzolo, Sarezzo e Castegnato. Le nuove famiglie che hanno ospitato per la prima volta i bambini sono uscite entusiaste dall’esperienza e non vedono l’ora di ricominciare. Chi abita a Sarezzo,  può avere informazioni dalla signora Elisa Casari, al telefono 030 8901319. Aprire la propria famiglia a un bambino aiuta a vedere il mondo con gli occhi dei semplici.

 

 

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Come ospitare un bambino bielorusso

Per ospitare un bimbo di Chernobyl, lo si può fare privatamente oppure attraverso una associazione di volontariato.

NON SERVE

- avere una casa grande

- avere grandi disponibilità finanziarie

- avere necessariamente dei figli piccoli

- conoscere la lingua russa

E' NECESSARIO

-         garantirgli vitto , alloggio e tanto affetto

-         avere un po di tempo da dedicargli

-         renderlo partecipe della quotidianità familiare

SOLITAMENTE SI PUO' RICHIEDERE

- di ospitare un maschietto o una bimba. L'età, consentita và dai 7 anni in poi.

NON BISOGNA

pensare che i bimbi siano portatori di malattie che possano nuocerci: il problema purtroppo è solo loro.

Centinaia sono le associazioni in Italia che dedicano la loro attività prevalente per consentire di ospitare questi bambini. Ognuna di loro ha la propria  etica, dei programmi e degli obiettivi che seppur differenti in in alcune parti, mirano in modo esclusivo a dare aiuto diretto o indiretto a dei bambini.

L'iter per ospitare in casa propria questi bimbi è abbastanza complesso e richiede una organizzazione logistica nei paesi di origine per consentire la preparazione dei documenti di espatrio, la prenotazione dei voli charter. La maggior parte delle associazioni italiane si appoggiano ad altrettante associazioni referenti in Bielorussia. Ucraina e Russia.

Ogni anno, a tale scopo, vengono ospitati in Italia più di 30 mila bambini, per periodi che vanno in media da uno a tre mesi, soprattutto in estate.

Non esistono vincoli particolari per l'ospitalità temporanea. Possono ospitare famiglie con o senza figli, di qualsiasi età e religione, singole o coppie di fatto purché residenti in Italia.

Il nostro gruppo dal 2003 si appoggerà all’associazione Garda Solidale .

Fare da soli, è decisamente più complesso: è necessario contattare il Comitato per la Tutela dei Minori Stranieri del Dipartimento Affari Sociali della Presidenza del Consiglio dei Ministri di Roma. In ultima pagina i nostri numeri di telefono.

 

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Ultima modifica: 9 marzo 2003