Breve presentazione dell’ Associazione Garda Solidale onlus

Accoglienza

L’Associazione Garda Solidale ospita in tutta la Lombardia bambini provenienti dalla Bielorussia, la nazione più contaminata dalle radiazioni del reattore numero 4 di Chernobyl, esploso il 26 aprile del 1986.

Solamente attorno al 1989 la notizia della catastrofe fu diffusa in Bielorussia, tra la gente; fu consigliato di non consumare più latte, funghi e di mettere a bollire acqua e verdure prima dell’uso. Fino a quel momento, però, la popolazione aveva continuato a consumare cibi radioattivi ed a respirare l’aria contaminata. Inoltre la critica condizione economica non ha consentito alla Bielorussia l’importazione del cibo dall’estero o il trasferimento delle coltivazioni in zone più pulite. Uno stipendio medio bielorusso è oggi di circa 150 dollari al mese, ma solo teoricamente in quanto molti sono addirittura senza lavoro.

A pagare le conseguenze di questa situazione sono soprattutto i bambini. La mortalità infantile è aumentata; è difficile ottenere dati ufficiali, ma se ne ha la certezza parlando con le famiglie, gli insegnanti e le infermiere degli ospedali pediatrici. I bambini soffrono soprattutto di disturbi alla tiroide, leucemia, affezioni al cuore, ai polmoni, ai reni, malattie della pelle, malformazioni e alterazioni genetiche. Gli scienziati hanno provato che le radiazioni, fuoriuscite dalla centrale, provocano un abbassamento delle difese immunitarie: l’hanno chiamata “l’AIDS di Chernobyl”, un piccolo disturbo può degenerare in una grave malattia. Da oltre venti anni la Bielorussia cerca di salvare i bimbi mandandoli all’estero per periodi di uno o due mesi. Questo soggiorno permette loro di liberare l’organismo dalle radiazioni mangiando cibo sano, respirando aria pulita e piena di iodio marino (la Bielorussia è lontana dal mare). Fin dalla sua nascita Garda Solidale organizza periodi di “accoglienza terapeutica” per i minori noti come “bambini di Cernobyl”, cioè per coloro che ancora adesso abitano nelle zone contaminate dal disastro nucleare, in particolar modo in Bielorussia.

Lo scopo dei progetti di accoglienza è la possibilità di offrire un periodo di aria e cibo puliti che rafforzino le difese immunitarie dei bambini e permettano una buona espulsione del cesio radioattivo attraverso le urine; l’accoglienza ha anche il fine di controllare più in generale lo stato di salute dei minori per individuare l’eventuale presenza di patologie insorgenti. I bambini, di norma, sono ospitati da famiglie volontarie, che si sobbarcano anche il costo del biglietto aereo, o più raramente sono accolti in strutture, come colonie, istituti privati, etc. Garda Solidale lavora per il risanamento, la prevenzione e la difesa della salute dei minori colpiti dalle conseguenze della catastrofe di Chernobyl senza altre risorse che quelle offerte dai volontari e non percependo alcun contributo pubblico, se non sporadicamente.

Salute e non solo

Spesso i problemi di salute non sono solo legati all’incidente nucleare ma anche al disagio sociale ed alla trascuratezza sanitaria. In questi anni di esperienza tanti bambini sono passati sotto i nostri occhi; non possiamo raccontare tutte le loro storie, sono talmente tante e svariate. In quindici anni di attività di volontariato a favore di questi bambini, abbiamo scoperto in Bielorussia una realtà sociale gravissima, unitamente alla presenza di un alto numero di minori, orfani naturali e non, che vivono in “internati”, dove si riscontra una realtà pedagogica assai diversa dalla nostra e che si muove su concetti per lo più di natura selezionante e punitiva. Accanto ai tanti internati “normali”, ne esistono anche molti altri definiti “speciali” che accolgono minori con disturbi non solo fisici, ma soprattutto psicologici. Si tratta spesso di minori che hanno vissuto esperienze familiari talmente negative da determinarne il comportamento ed uccidere l’autostima. I minori istituzionalizzati sono quindi gli ultimi degli ultimi, traditi negli affetti e nelle aspettative di crescita e di salute, tenuto conto anche del disagio in cui a volte vivono. Bisogna ricordare in particolar modo l’iniziativa privata di solidarietà che le nostre famiglie svolgono a livello individuale, in vari modi, a sostegno dei bambini e delle famiglie dei bambini che ospitano. Tutta l’attività va avanti con le sole forze economiche delle famiglie e dei sostenitori, nonché con l’impegno profuso dai volontari.

Assistenza in Bielorussia

Da qualche anno si è sviluppato l’intervento di Garda Solidale direttamente sul territorio bielorusso, attraverso numerosi aiuti in loco già realizzati e in corso di realizzazione. Il nostro scopo è quello di aiutare i minori sostenendoli anche in patria, perché possano crescere evitando di cadere nella rete tipica delle società povere e senza troppe regole (prostituzione, delinquenza, alcolismo). Garda Solidale crea i presupposti a tutto ciò aiutando istituti, carceri minorili e famiglie bisognose, pur incontrando tante difficoltà in un paese che non ha ancora la cultura della solidarietà sociale. Sono stati innumerevoli, in questi anni, gli interventi di ristrutturazione negli orfanotrofi, la fornitura periodica di generi alimentari, detersivi, prodotti sanitari, per l’igiene personale e medicinali, nonché attrezzature sanitarie per medici che operano presso gli internati o per gli ospedali regionali. Nel corso degli anni sono state donate agli ospedali di Gomel due ambulanze completamente attrezzate. Ogni anno provvediamo a consegnare con i nostri volontari gli aiuti umanitari raccolti privilegiando zone e internati dove vivono minori che non possono usufruire per gravi problemi di salute delle accoglienze all’estero. Negli ultimi anni, grazie anche al prestigio acquisito dall’associazione e quindi dal nostro paese in Bielorussia, tutte queste forme di aiuto si continuano ad organizzare in accordo con il Dipartimento per gli Aiuti Umanitari della Bielorussia, con il Centro dei Servizi Sociali della Regione di Gomel e con il Ministero dell’Educazione.